mercoledì 17 settembre 2014

Il riassunto della stagione 2014: Indycar

Erano anni che ci provava. Anni colmi di delusione al limite della depressione. Anni nei quali la vittoria l'aveva accarezzata per poi farsela sfuggire all'ultimo respiro.

Will Power ce l'ha fatta, finalmente. Il titolo 2014 é finito nelle sue mani (e in quelle di Penske) dopo una terribile prestazione nelle qualifiche dell'ultima gara di Fontana, che avevano fatto riemergere gli spettri del passato. In gara le cose sono andate meglio, grazie ai guai dei rivali (il compagno Helio Castroneves e il francese Simon Pagenaud). Con un 9° posto Power ha raggiunto, pur soffrendo, un titolo che avrebbe meritato anche negli anni scorsi.


In questa stagione ha brillato di nuovo la stella di Juan Pablo Montoya. Dopo alcune gare al limite della sufficienza, Montoya ha convinto, con una vittoria e piazzamenti degni della sua levatura. Anno positivo per i colombiani in generale: anche Munoz e Huertas sono stati, infatti, protagonisti in numerose occasioni; Munoz ha vinto il titolo di Rookie of the Year, mentre Huertas ha conquistato il primo posto a Houston (gara 1).

Juan Pablo Montoya in azione
Per gli statunitensi non vale lo stesso discorso. A parte qualche sporadica buona prestazione, Andretti, Newgarden, Kimball e soprattutto Rahal non hanno brillato se guardiamo ai risultati finali. Rahal paga una stagione pessima anche del team, in crisi per la mancanza di sponsor.
Gli unici due americani a portarsi a casa delle belle soddisfazioni sono stati Hunter-Reay, con un bilancio stagionale positivo grazie alla vittoria nella 500 miglia di Indianapolis (ottenuta meritatamente), e Ed Carpenter, titolare del team omonimo.

Anche quest'anno il mitico Ed Carpenter Racing ha schierato una sola vettura, con lo stesso Carpenter in corsa solo sugli ovali, e Mike Conway sugli stradali e cittadini. I due hanno conquistato insieme tre vittorie; i loro punti, sommati assieme, avrebbero permesso un 8° posto finale nella classifica generale.

Mike Conway e Ed Carpenter
Tra i debuttanti, Aleshin merita un discorso a parte. Il russo ha dimostrato di essere della partita, guadagnandosi subito la fama di cagnaccio, anche se non è mai riuscito a tenersi fuori dai guai. Nell'ultima gara a Fontana, infatti, non ha potuto fare nulla per evitare l'incidente più grave della stagione 2014. Un crash pazzesco, nel quale ha subito fratture multiple. Dopo quasi un mese di ospedale, Mikhail è potuto tornare a casa; speriamo di rivederlo presto al volante.


A Indy c'è stata l'ottima prestazione di Kurt Busch. Il pilota Nascar ha provato a completare il Double Duty Indy 500 / Charlotte 600. Nella gara di Indianapolis Kurt ha portato la vettura al 6° posto, ma nella successiva è stato costretto al ritiro. Ci riproverà! A proposito di Indy: quest'anno Hunter-Reay ha vinto la gara con un margine di soli 6 centesimi di secondo su Helio Castroneves, a dimostrazione di quanto nelle ultime stagioni la battaglia sia davvero infuocata in questo campionato (uno dei migliori dal punto di vista dello spettacolo in pista).

Il nostro Luca Filippi è riuscito anche quest'anno a fare qualche corsa; un programma limitato, nel quale ha mostrato una grande velocità pura, ma purtroppo scarso rendimento in gara.


Ricordiamo anche un fantastico record siglato in questa stagione: la 500 miglia più veloce di sempre! Il primato è stato siglato sull'ovale di Pocono, grazie ad una gara corsa quasi sempre sotto bandiera verde (una sola caution, incredibilmente!). La velocità media è stata di 325.7 km/h, un dato assolutamente pazzesco che non mancherà mai di stupirmi: questi ragazzi vanno davvero veloci!

Sono stati 19 i piloti finiti a podio almeno una volta, con 11 vincitori diversi. Il numero medio di vetture partenti, esclusa la Indy 500, è stato di 22 vetture: questo campionato è davvero una terra di opportunità! Infatti, solo 4 piloti abituali non sono riusciti a salire sul podio: Briscoe (miglior risultato: 4°), Sato (4°), Wilson (4°) e Saavedra (9°).

L'altro dato curioso è stata la durata della stagione: dal 30 marzo al 30 agosto, 5 mesi di full immersion con 18 gare, delle quali 6 su ovale. Molti hanno criticato la scelta di finire così presto, ma potrebbe essere stata una mossa vincente dal punto di vista della comunicazione: la sfida decisiva di Fontana, infatti, non ha coinciso con la conclusione di altri campionati più importanti.

Per il 2015, attualmente, sono stati pochi gli annunci ufficiali. Il team di Carpenter e di Sarah Fisher si sono fusi: il nuovo CFH Racing schiererà almeno due vetture per tutta la stagione. Power guiderà ancora la Penske, stavolta finalmente con il numero 1 sulle fiancate. Si correrà in Louisiana, al NOLA Motorsports Park e ci sarà il ritorno del Texas Motor Speedway. Non ci sarà più la gara doppia di Houston, mentre sono in discussione due appuntamenti all'estero, uno in Brasile e l'altro probabilmente negli Emirati Arabi Uniti.

La classifica finale 2014 (tra parentesi le vittorie; in corsivo i rookie):

Will Power (AUS - Penske)         671 (3)
Hélio Castroneves (BRA - Penske)         609 (1)
Scott Dixon (NZL - Ganassi)         604 (2)
Juan P. Montoya (COL - Penske) 586 (1)
Simon Pagenaud (FRA - Schmidt) 565 (2)
Ryan Hunter-Reay (USA - Andretti) 563 (2 + Indy 500)
Tony Kanaan (BRA - Ganassi) 544 (1)
Carlos Muñoz (COL - Andretti) 483 (Rookie of the year)
Marco Andretti (USA - Andretti)       463
Sébastien Bourdais (FRA - KV) 461 (1)
Ryan Briscoe (AUS - Ganassi)         461
James Hinchcliffe (CAN - Andretti)         456
Josef Newgarden (USA - Fisher) 406
Charlie Kimball (USA - Ganassi) 402
Justin Wilson (UK - Dale Coyne) 395
Mikhail Aleshin (RUS - Schmidt) 372
Jack Hawksworth (UK - Herta) 366
Takuma Sato (JAP - AJ Foyt)         350
Graham Rahal (USA - Rahal)         345
Carlos Huertas (COL - Dale Coyne)   314 (1)
Sebastián Saavedra (COL - Andretti) 291
Ed Carpenter (USA - Carpenter) 262 (1)
Mike Conway (UK - Carpenter) 252 (2)
Oriol Servià (SPA - Rahal)         88
Kurt Busch (USA - Andretti)         80
J. R. Hildebrand (USA - Carpenter)         66
Sage Karam (USA - Dreyer & Reinbold) 57
Luca Filippi (ITA - Rahal)         46
James Davison (AUS - KV)         34
Jacques Villeneuve (CAN - Schmidt) 29
Alex Tagliani (CAN - Fisher)         28
Townsend Bell (USA - KV)         22
Pippa Mann (USA - Dale Coyne) 21
Martin Plowman (UK - AJ Foyt) 18
Buddy Lazier (USA - Lazier)         11
Franck Montagny (FRA - Andretti)          8


Gli altri riassunti della stagione 2014 by Piloti e Motori:
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