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martedì 29 dicembre 2015

Il riassunto della stagione 2015: ELMS

L'European Le Mans Series è un punto di riferimento per il mondo endurance europeo, e anche nel 2015 non c'è che dire: l'ACO ha fatto un ottimo lavoro mantenendo intatte le peculiarità di un campionato così importante. Già, perché l'ELMS è di fatto la porta d'ingresso alla 24 Ore di Le Mans per i vincitori delle quattro classi presenti (LMP2, LMP3, LMGTE e GTC).

Un nutrito gruppo di vetture (il cui numero è stato sempre attorno alle 30 unità) ha dato vita a un campionato interessante, con risultati anche inaspettati. Questa griglia, suddivisa quasi equamente tra prototipi e vetture GT, ha insomma fornito al pubblico delle cinque "4 ore" in calendario (Silverstone, Imola, Red Bull Ring, Le Castellet, Estoril) uno spettacolo di pregio.



Nella classe LMP2 l'ultima gara all'Estoril è risultata decisiva per la classifica finale. Il team Jota Sport era in testa alla classifica alla vigilia della gara portoghese, unica squadra all'epoca in grado di finire sul podio in tutti gli appuntamenti e capace di ottenere alla fine quattro pole position. Purtroppo, però, la 4 ore dell'Estoril è stata per loro una tragedia sportiva, dato che con un singolo testacoda si sono esaurite tutte le speranze di portare finalmente a casa il campionato già sfuggito nei due anni precedenti. La maledizione invece continua, e a trarne vantaggio è stato il Greaves Motorsport, che con un secondo posto è riuscito a ottenere i punti necessari per sopravanzare il team connazionale.



Osservando la classifica è strano notare come tra i primi tre piazzati il Greaves Motorsport sia stato il meno presente sul podio (tre volte, contro le 4 del Thiriet by TDS Racing e dello Jota Sport), ma combinando le due vittorie e i due 4° posti come miglior risultato la statistica ha giocato a loro favore. In ogni caso tra primo e terzo ci sono stati alla fine solo quattro punti di differenza, un dato che la dice lunga anche sulla straordinaria equivalenza che c'è stata tra le forze in campo.

Il Greaves Motorsport ha conquistato anche la classifica piloti con Hirsch, Lancaster e lo svedese Wirdheim ex campione di F3000.

LMP2 - Top 5 (tra parentesi il numero di vittorie):
1) Greaves Motorsport, n°41 (GBR - Gibson/Nissan) 93 (2)
- Gary Hirsch (SWI), Jon Lancaster (GBR), Bjorn Wirdheim (SWE)
2) Thiriet by TDS Racing, n°46 (FRA - Oreca/Nissan) 91 (2)
- Ludovic Badey (FRA), Pierre Thiriet (FRA), Tristan Gommendy (FRA), Nicolas Lapierre (FRA)
3) Jota Sport, n°38 (GBR - Gibson/Nissan) 89 (1)
- Filipe Albuquerque (POR), Simon Dolan (GBR), Harry Tincknell (GBR)
4) Krohn Racing, n°40 (USA - Ligier/Nissan) 46
- Niclas Jonsson (SVE), Tracy Krohn (USA), Oswaldo Negri (BRA), Julien Canal (FRA), Olivier Pla (FRA)
5) AF Racing, n°21 (RUS - BR Engineering/Nissan) 33
- Mikhail Aleshin (RUS), Kirill Ladygin (RUS), Victor Shaytar (RUS)

Nella classe LMP3 si è visto il dominio più netto dell'anno con il team LNT. acronimo che sta per Lawrence Neil Tomlinson, attuale proprietario del costruttore Ginetta e vincitore a Le Mans 2006 nella classe GT2. Il telaio Ginetta ha in effetti vinto tutte le gare annuali (con team differenti), lasciando solamente un secondo posto a Estoril alla Ligier del team Graff. Il team LNT ha piazzato due vetture ai primi due posti, con il trionfo della coppia Charlie Robertson/Chris Hoy (per loro 3 vittorie e 3 pole). Robertson è un classe '97 che ha impressionato per la maturità, mentre Sir Chris Hoy è un ex ciclista su pista vincitore di 6 medaglie olimpiche e detentore di 11 mondiali.



Peccato per il duo Villorba Roberto Lacorte/Giorgio Sernagiotto, che dopo due secondi posti consecutivi in Austria e in Francia ha perso ogni opportunità di lottare per il podio finale nell'ultimo round a causa di un problema elettrico.

LMP3 - TOP 5 (tra parentesi il numero di vittorie): 
1) Team LNT, n°3 (GBR - Ginetta) 93 (3)
- Chris Hoy (GBR), Charlie Robertson (GBR)
2) Team LNT, n°2 (GBR - Ginetta) 58 (1)
- Gaetan Paletou (FRA), Michael Simpson (GBR), Mark Shulzitskiy (RUS)
3) SVK by Speed Factory, n°15 (SPA - Ginetta) 57
- Konstantins Calko (LAT), Dainius Matijosaitis (LIT), Jesus Fuster (SPA), Mirco Van Oostrum (NED)
4) University of Bolton, n°7 (GBR - Ginetta) 40 (1)
- Rob Garofall (GBR), Jens Petersen (GER), Morten Dons (DEN)
5) Villorba Corse, n°5 (ITA - Ginetta) 36
- Roberto Lacorte (ITA), Giorgio Sernagiotto (ITA)

Dopo una stagione al top, con due successi conquistati, il team Formula Racing ha sentito un po' di... fiato sul collo all'ultima 4 ore di Estoril! Il team danese con le Ferrari 458 Italia, che aveva 19 punti di vantaggio sui rivali del Marc VDS prima dell'ultima bandiera a scacchi, ha concluso invece avanti di sole 4 lunghezze, grazie a un quinto posto. Così ecco arrivare l'unico successo italiano nell'ELMS 2015, con Andrea Rizzoli. Per il parmense classe '85 è un periodo d'oro, visto che era tornato nell'ELMS con in tasca il titolo Pro-Am 2014 della Blancpain Endurance Series. Quest'anno, insieme a Rizzoli, c'erano Johnny Laursen, 51 anni, e Mikkel Mac, nato nel 1992: equipaggio certo eterogeneo ma ben assortito.

Hanno vinto una gara anche Hassid, Jesse Krohn e Priaulx (BMW, Marc VDS), Carroll, Wainwright, Keen (Porsche, Gulf Racing) e il nostro Alessandro Pier Guidi insieme a Alexander Talkanitsa Sr. e suo figlio, con un successo ottenuto a Imola.



LMGTE - TOP 5 (tra parentesi il numero di vittorie): 
1) Formula Racing, n°60 (DEN - Ferrari 458 Italia) 83 (2)
- Johnny Laursen (DEN), Mikkel Mac (DEN), Andrea Rizzoli (ITA)
2) BMW Sports Trophy Marc VDS, n°52 (BEL - BMW Z4) 79 (1)
- Henry Hassid (FRA), Jesse Krohn (FIN), Andy Priaulx (GBR)
3) AF Corse, n°55 (ITA - Ferrari 458 Italia) 63
- Duncan Cameron (GBR), Matt Griffin (IRL), Aaron Scott (GBR)
4) Gulf Racing UK, n°86 (GBR - Porsche 911) 56 (1)
- Adam Carroll (GBR), Michael Wainwright (GBR), Phil Keen (GBR), Daniel Brown (GBR)
5) AT Racing, n°56 (AUT - Ferrari 458 Italia) 55 (1)
- Alessandro Pier Guidi (ITA), Alexander Talkanitsa Sr. (BLR), Alexander Talkanitsa Jr. (BLR)

L'armata AF Corse non è riuscita a portare a casa il titolo GTC, nonostante la massiccia presenza. Il team italiano ha occupato la classifica dalla 2° alla 4° posizione, con tre vittorie delle quali 2 da parte di Castellacci (coadiuvato in un caso anche da Rino Mastronardi) e 1 con Cioci e Giorgio Roda. A vincere il titolo è però stato il TDS Racing, con una BMW Z4 portata in pista da Dermont, Lunardi e Perera. La compagine transalpina ha vinto due gare e ha ottenuto la pole in tre occasioni, risultando la più costante e anche l'unica ad aver concluso tutti i round in programma.

GTC - TOP 5 (tra parentesi il numero di vittorie): 
1) TDS Racing, n°59 (FRA - BMW Z4) 101 (2)
- Eric Dermont (FRA), Dino Lunardi (FRA), Franck Perera (FRA)
2) AF Corse, n°62 (ITA - Ferrari 458 Italia) 81 (2)
- Francesco Castellacci (ITA), Stuart Hall (GBR), Thomas Flohr (SWI), Rino Mastronardi (ITA)
3) AF Corse, n°64 (ITA - Ferrari 458 Italia) 60
- Francisco Guedes (POR), Mads Rasmussen (DEN), Filipe Barreiros (POR), Adrien De Leener (BEL)
4) AF Corse, n°63 (ITA - Ferrari 458 Italia) 56 (1)
- Marco Cioci (ITA), Ilya Melnikov (RUS), Giorgio Roda (ITA)
5) Massive Motorsport, n°68 (DEN - Aston Martin V12 Vantage) 30
- Casper Elgaard (DEN), Simon Moller (DEN), Kristian Poulsen (DEN)



mercoledì 18 novembre 2015

Il riassunto della stagione 2015: Super GT

Mentre l'ossessione F1 ci fa intristire, con la mancanza ormai cronica di piloti italiani in griglia, altrove possiamo esultare ed esaltare le imprese dei nostri campioni d'esportazione.

Uno di loro, Ronnie Quintarelli, è diventato l'uomo dei record del Super GT giapponese. Il trionfo nel campionato 2015 nella classe GT500 è stato il quarto negli ultimi cinque anni. Già l'anno scorso Quintarelli era diventato il pilota non giapponese più vincente della storia del Super GT, mentre ora è il più vittorioso in assoluto.

Ronnie Quintarelli e Tsugio Matsuda

E qui un'amara riflessione è necessaria. In Italia, Paese Ferrari-centrico e F1-centrico, il resto del motorsport è questione di limitati appassionati. Troppo impegnati a seguire la Rossa, dimenticando di guardare anche al di là dell'Europa, dove alcuni connazionali corrono da protagonisti in ogni occasione. Con esagerata e deliberata provocazione, sembra quasi che andare in Giappone e vincere sia una passeggiata; e gli eventi della F1 convincono gli ingenui che correre a ruote coperte sia più facile e che gli avversari siano più malleabili - senza contare che il cliché mazzoniano e non solo indica che il pilota giapponese sia sempre erroneo e poco professionale.

Ovviamente è tutto il contrario, con i fatti che dimostrano che il campionato Super GT è una vera sfida, con una lunga serie di vetture e di equipaggi in grado di vincere le gare, con tutto il meglio dei piloti locali e con alcuni coraggiosi piloti stranieri pronti a sfidare i fortissimi autoctoni. Inoltre è una serie seguitissima, nella quale alcuni sponsor hanno presenze quasi ventennali.



Tornando al 2015, Quintarelli ha conquistato la corona GT500 insieme a Tsugio Matsuda e con la Nissan GT-R ufficiale messa in pista da Nismo. La vittoria finale è arrivata all'ultima gara, con un secondo posto decisivo che ha dato i punti necessari per sopravanzare l'equipaggio Yasuda/De Oliveira (anche loro su Nissan GT-R, ma gestita dal Calsonic Team Impul). I due maggiori sfidanti erano arrivati al gran finale di Motegi con due percorsi diversi; Quintarelli/Matsuda avevano conquistato due vittorie, rimanendo in altre occasioni nella seconda metà della top ten, mentre Yasuda/De Oliveira erano saliti quattro volte sul podio senza mai conquistare il gradino più alto. La sfida è stata anche tra gommisti: Quintarelli montava le Michelin, mentre Yasuda/De Oliveira delle Bridgestone.

L'ultimo appuntamento a Motegi è stato un trionfo italiano. Andrea Caldarelli (in coppia con Ryo Hirakawa e a bordo di una Lexus RC F) ha vinto la gara ritrovando le posizioni che gli competono dopo una stagione non sempre esaltante. Caldarelli ha così bissato la vittoria nella prima gara stagionale a Okayama.

Andrea Caldarelli

Anche Hiroaki Ishiura (vincitore della Super Formula quest'anno) ha confermato le sue grandi qualità concludendo 4° in coppia con il tre volte vincitore della GT500 Yuji Tachikawa.

Seguendo un fastidioso trend, che l'ha accompagnata più o meno in tutto il panorama delle corse automobilistiche 2015, la Honda ha perso il confronto con gli avversari (Nissan e Toyota) anche nella GT500 nipponica, concludendo terza in classifica con il suo miglior equipaggio, formato da Naoki Yamamoto e Takuya Izawa (visto nel 2014 in GP2 con la Art Grand Prix); per loro una sola vittoria in quel di Sugo.

La 1000 KM di Suzuka, la gara più prestigiosa in calendario e premiata con un punteggio differente (25 punti ai vincitori anziché 20), è stata vinta più o meno a sorpresa dal duo Daisuke Ito/James Rossiter con la Lexus del Team Petronas TOM'S.

Il debutto di Heikki Kovalainen nella serie è stato complicato. La sua stagione sulla Lexus del team SARD, vissuta in coppia con l'ex GP2 Kohei Hirate già campione del GT500 nel 2013, era cominciata bene con due quinti posti. Questi risultati sono rimasti tuttavia i migliori, con l'attesa zampata mai arrivata.

Heikki Kovalainen

Classifica GT500 (tra parentesi il numero di vittorie):

Tsugio Matsuda/Ronnie Quintarelli (JAP/ITA - Nissan GT-R/Nismo) 79 (2)
Hironobu Yasuda/Joao Paulo De Oliveira (JAP/BRA - Nissan GT-R/Calsonic Team Impul) 74
Naoki Yamamoto/Takuya Izawa (JAP/JAP - Honda NSX-GT/Kunimitsu) 60 (1)
Yuji Tachikawa/Hiroaki Ishiura (JAP/JAP - Lexus RC F/Zent Cerumo) 59
Andrea Caldarelli/Ryo Hirakawa (ITA/JAP - Lexus RC F/KeePer TOM'S) 56 (2)
Satoshi Motoyama/Matasaka Yanagida (JAP/JAP - Nissan GT-R/MOLA) 50 (1)
Daisuke Ito/James Rossiter (JAP/GBR - Lexus RC F/Petronas TOM'S) 49 (1)
Koudai Tsukakoshi/Hideki Mutoh (JAP/JAP - Honda NSX-GT/Keihin Real Racing) 39
Kazuya Oshima/Yuji Kunimoto (JAP/JAP - Lexus RC F/LeMans Eneos) 32
Daiki Sasaki/Michael Krumm (JAP/GER - Nissan GT-R/Kondo Racing) 31 (1)
Juichi Wakisaka/Yuhi Sekiguchi (JAP/JAP - Lexus RC F/WedSport BANDOH) 27
Takashi Kogure/Oliver Turvey (JAP/GBR - Honda NSX-GT/Drago Modulo) 26
Kohei Hirate/Heikki Kovalainen (JAP/FIN - Lexus RC F/SARD) 23
Kosuke Matsuura/Tomoki Nojiri (JAP/JAP - Honda NSX-GT/Autobacs Team Aguri) 10
Daisuke Nakajima/Bertrand Baguette (JAP/BEL - Honda NSX-GT/Epson Nakajima) 4

***

La Nissan ha vinto anche nel GT300 grazie alla grande stagione del pilota di Macao André Couto, la cui storia personale merita una citazione. Couto è stato il primo vincitore locale della gara di F3 sul circuito appunto di Macao, ma la sua carriera non ha preso la via delle ruote scoperte. Nel corso degli anni ha corso in molteplici categorie, ma è nel Super GT che ha trovato la propria casa, essendo una presenza costante dal 2004 a oggi. La morte per leucemia del figlio Afonso aveva fatto mobilitare tutto il mondo del motorsport, e André ha giustamente dedicato a lui la vittoria di quest'anno.

André Couto

Couto ha vinto in solitaria, visto che ha corso con due compagni di squadra diversi. Katsumasa Chiyo ha vinto con lui al Fuji. Mentre con Ryuichiro Tomita è arrivato il secondo posto di Buriram. I tre hanno vinto insieme anche a Suzuka nella 1000 KM.

Ottima stagione anche per Saga/Nakayama, due vittorie a bordo di una Toyota Prius, e per Hoshino/Takaboshi, due vittorie anche per loro su Nissan GT-R. Kazuki Hoshino è figlio di Kazuyoshi Hoshino, pilota di F1 negli anni '70 e terzo assoluto a Le Mans nel 1998.



Nel campionato GT300 possono partecipare anche vetture europee, e l'equipaggio migliore in tal senso è stato quello formato da Katsuyuki Hiranaka e dallo svedese Bjorn Wirdheim, quarti nella classifica finale con la loro Mercedes SLS AMG GT3.


Classifica GT300 - primi 15 (tra parentesi il numero di vittorie):

André Couto (MAC - Nissan GT-R/Gainer) 94 (2)
Katsumasa Chiyo (JAP - Nissan GT-R/Gainer) 74 (2)
Koki Saga/Yuichi Nakayama (JAP/JAP - Toyota Prius/apr) 69 (2)
Kazuki Hoshino/Mitsunori Takaboshi (JAP/JAP - Nissan GT-R/NDDP Racing) 61 (2)
Katsuyuki Hiranaka/Bjorn Wirdheim (JAP/SWE - Mercedes SLS AMG/Gainer) 52
Shinichi Takagi/Takashi Kobayashi (JAP/JAP - Honda CR-Z/Autobacs Team Aguri) 49 (1)
Jorg Muller/Seiji Ara (GER/JAP - BMW Z4/BMW Sports Trophy Team Studie) 47
Ryuichiro Tomita (JAP - Nissan GT-R/Gainer) 45 (1)
Haruki Kurosawa/Naoya Gamou (JAP/JAP - Mercedes SLS AMG/Leon Racing) 41
Takeshi Tsuchiya/Takamitsu Matsui (JAP/JAP - Toyota 86/VivaC Team Tsuchiya) 35 (1)
Noboteru Taniguchi/Tatsuya Kataoka (JAP/JAP - Mercedes SLS AMG/GSR & Team Ukyo) 35
Takuto Iguchi/Hideki Yamauchi (JAP/JAP - Subaru BRZ/R&D Sport) 30
Richard Lyons/Tomonobu Fujii (GBR/JAP - Audi R8 LMS/Audi Hitotsuyama) 28
Manabu Orido (JAP - Lamborghini Gallardo/JLOC) 26
Kazuki Hiramine (JAP - Lamborghini Gallardo/JLOC) 22

giovedì 11 dicembre 2014

Il riassunto della stagione 2014: Super GT

La nuova era del campionato giapponese Super GT è cominciata quest'anno. Le vetture della classe GT500 hanno infatti aderito ai nuovi regolamenti tecnici che le equiparano alle macchine del DTM, nell'ambito di un avvicinamento che in futuro potrebbe portare a scambi fruttuosi tra le due categorie.

La classe GT300, originariamente creata per dare spazio a realtà più locali, è invece diventata una categoria irripetibile, visto che corrono assieme le GT3 europee più performanti (BMW Z4, Mercedes SLS, Lamborghini Gallardo) e alcune locali inaspettate come la Subaru BRZ e la Toyota Prius. Proprio la Prius è un miracolo tutto nipponico, visto la trasformazione da macchinina per star di Hollywood attente all'ambiente a una irriconoscibile e aggressiva auto da corsa (comunque ibrida) con un V8 3.4 litri la cui potenza è tagliata per rientrare nei termini per l'omologazione.

La Toyota Prius (!!) GT300 di Nitta/Saga/Nakayama

Il calendario della serie è stato articolato in 8 appuntamenti. La gara corsa in Thailandia, sul circuito di Buriram, è stata l'unica non in territorio giapponese. I due appuntamenti di riferimento sono stati la Fuji GT 1 a maggio (500 km) e la 1000 km di Suzuka, mentre le altre gare sono state sulla distanza di 300 km.

Il campionato delle GT500 è stata una sfida... all'italiana. Quintarelli, sulla Nissan GT-R in compagnia di Tsugio Matsuda, e Caldarelli, alla guida di una Lexus RC F insieme a Daisuke Ito, si sono dati battaglia per tutta la stagione finendo divisi solamente da due punti. Inizialmente era stato l'equipaggio con Caldarelli a prendere il largo in classifica, ma nei due round del Fuji GT 2 e di Suzuka aveva dovuto passare la mano a Quintarelli. Nella penultima gara in Thailandia un altro ribaltamento della situazione, con Caldarelli/Ito 4° e Quintarelli/Matsuda solo 10°: alla vigilia dell'ultimo appuntamento, il distacco a favore di Caldarelli/Ito era quindi di soli 3 punti.

Matsuda e Quintarelli

La vittoria magistrale di Quintarelli/Matsuda a Motegi ha fatto guadagnare ai due i punti necessari per trionfare nel campionato. Il pilota veronese ha così conquistato la sua terza corona nel Super GT.

Caldarelli, nonostante abbia colto risultati in modo più regolare rispetto a Quintarelli, ha vinto una volta in meno; una differenza minima che però ha pesato tantissimo. In famiglia è stato però il migliore, essendo lui il cognato di Vitantonio Liuzzi, esordiente nella serie quest'anno. Vitantonio ha colto un ottimo 4° posto a Suzuka in compagnia dell'ex Indycar Kosuke Matsuura, ma nel resto della stagione la sua Honda NSX non ha mai oltrepassato il traguardo nella top 5.

Caldarelli e Ito

La 1000 km di Suzuka è stata vinta da Kazuki Nakajima e James Rossiter, decisamente tra i migliori sul giro secco ma in questo caso grandi protagonisti anche sulla distanza. La presenza di questi due grandi piloti, con la loro esperienza in F1, ha dato ancor più lustro a una GT500 davvero colma di manici parecchio conosciuti dentro e fuori il giappone. Hanno corso infatti anche Joao Paulo De Oliveira, Hirate, lo specialista delle GT Makowiecki, Krumm, Motoyama, Jarvis, Mutoh, Baguette, Izawa, Sekiguchi e Vernay.

Le tre marche che hanno partecipato alla GT500 del 2014: Lexus, Honda, Nissan

Ecco la classifica finale della GT500:
Tsugio Matsuda/Ronnie Quintarelli (JAP/ITA - Nissan GT-R) 81
Andrea Caldarelli/Daisuke Ito (ITA/JAP - Lexus RC F) 79
James Rossiter (UK - Lexus RC F) 68
Naoki Yamamoto (JAP - Honda NSX-GT) 64
Kazuki Nakajima (JAP - Lexus RC F) 60
João Paulo de Oliveira/Hironobu Yasuda (BRA/JAP - Nissan GT-R) 60
Yuji Kunimoto/Kazuya Oshima (JAP/JAP - Lexus RC F) 44
Kohei Hirate/Yuji Tachikawa (JAP/JAP - Lexus RC F) 43
Frédéric Makowiecki (FRA - Honda NSX-GT) 42
Michael Krumm/Daiki Sasaki (GER/JAP - Nissan GT-R) 35
Satoshi Motoyama/Masataka Yanagida (JAP/JAP - Nissan GT-R) 31
Toshihiro Kaneishi/Koudai Tsukakoshi (JAP/JAP - Honda NSX-GT) 24
Hiroaki Ishiura/Oliver Jarvis (JAP/UK - Lexus RC F) 24
Takashi Kogure/Hideki Mutoh (JAP/JAP - Honda NSX-GT) 23
Yuhi Sekiguchi/Juichi Wakisaka (JAP/JAP - Lexus RC F) 17
Vitantonio Liuzzi/Kosuke Matsuura (ITA/JAP - Honda NSX-GT) 14
Bertrand Baguette/Daisuke Nakajima (BEL/JAP - Honda NSX-GT) 12
Takuya Izawa (JAP - Honda NSX-GT) 11
Jean-Karl Vernay (FRA - Honda NSX-GT) 11
Ryo Hirakawa (JAP - Lexus RC F) 8

Nella GT300 il campionato si è concluso con un incredibile pari merito. A quota 78 punti sono arrivati infatti sia la coppia Kataoka/Taniguchi (BMW) sia Hiranaka/Wirdheim (Mercedes). Kataoka e Taniguchi hanno però vinto due gare (le prime in calendario, Okayama e Fuji), rendendo vane le migliori prestazioni complessive di Hiranaka e Wirdheim. Wirdheim, dopo aver vinto la F3000 nel 2003, aveva seguito le lontane sirene della F1, sperando in un approdo veloce. Come Ulisse, invece, ha vagato per il mondo alla ricerca di una stabilità poi trovata in Giappone. Da due anni arriva secondo nel Super GT, e
continua a dimostrare di essere uno dei piloti più veloci in circolazione.

La Mercedes SLS si Hiranaka e Wirdheim

Taniguchi ha invece un background piuttosto differente, essendo lui anche un drifter professionista. Nobuteru ha infatti vinto il prestigioso campionato D1 giapponese nel 2001, prima di passare quasi a tempo pieno alle corse automobilistiche "classiche".

La Z4 di Taniguchi e Kataoka

I terzi classificati sono due ex superstar di Le Mans, Ara e Jorg Muller. Ara ha vinto la classica francese nel 2004, mentre Jorg arrivò secondo nel lontano 1998. I due hanno preceduto la coppia Nissan Hoshino/Ordonez. Kazuki Hoshino è figlio di Kazuyoshi Hoshino, il quale disputò due gran premi di F1 nel biennio 1976-77; Ordonez è invece il primo vincitore della GT Academy. Era il 2008 e Lucas fu premiato insieme al tedesco Lars Schlömer (poi sparito dalla circolazione). Dopo due podi di classe a Le Mans, il pilota ufficiale Nissan ha deciso di continuare la propria carriera in Giappone.

Lucas Ordonez e Kazuki Hoshino hanno guidato questa Nissan durante il 2014

Tra le marche, sono da segnalare la vittoria a sugo della Lamborghini Gallardo GT3, grazie all'equipaggio Aoki/Orido, e anche il successo della Suburu BRZ di Iguchi/Sasaki alla seconda gara disputata al Fuji durante il mese di agosto.

La Subaru BRZ di Iguchi/Sasaki

Ecco i primi 20 classificati nel trofeo GT300:
Tatsuya Kataoka/Nobuteru Taniguchi (JAP/JAP - BMW Z4 GT3) 78
Katsuyuki Hiranaka/Björn Wirdheim (JAP/SVE - Mercedes SLS AMG GT3) 78
Seiji Ara/Jörg Müller (JAP/GER - BMW Z4 GT3) 62
Kazuki Hoshino/Lucas Ordóñez (JAP/SPA - Nissan GT-R GT3) 48
Takuto Iguchi/Kota Sasaki (JAP/JAP - Subaru BRZ) 44
Hiroki Yoshimoto/Akira Iida (JAP - BMW Z4 GT3) 44
Morio Nitta/Koki Saga (JAP/JAP - Toyota Prius) 43
Haruki Kurosawa (JAP - Mercedes SLS AMG GT3) 33
Yuhki Nakayama/Tomoki Nojiri (JAP/JAP - Honda CR-Z) 26
Takashi Kobayashi/Shinichi Takagi (JAP/JAP - Honda CR-Z) 25
Shinya Hosokawa/Koji Yamanishi (JAP/JAP - Lamborghini Gallardo GT3) 25
Tsubasa Kurosawa (JAP - Lamborghini Gallardo GT3) 22
Tomonobu Fujii/Richard Lyons (JAP/UK - Audi R8 LMS Ultra) 22
Takayuki Aoki/Manabu Orido (JAP/JAP - Lamborghini Gallardo GT3) 20
Masayuki Ueda/Hideki Yamauchi (JAP/JAP - Mercedes SLS AMG GT3) 18
Yuichi Nakayama (JAP - Toyota Prius) 18
Masaki Kano (JAP - Aston Martin V12 Vantage GT3) 17
Augusto Farfus (BRA - BMW Z4 GT3) 13
Hideto Yasuoka (JAP - Aston Martin V12 Vantage GT3) 12
Shogo Mitsuyama/Naoki Yokomizo (JAP/JAP - Nissan GT-R GT3) 10


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