mercoledì 16 marzo 2016

20 curiosità sul circuito di Melbourne

La gara di F1 sul circuito di Melbourne (detto anche Albert Park) compie in questo 2016 il suo ventesimo anno, con l'organizzazione della 21° edizione. Nelle 20 precedenti occasioni la tappa australiana è stata per 18 volte quella di apertura, e ciò ha regalato sorprese anche in stagioni dai più considerate avare d'emozioni (non da me: io trovo sempre motivi d'interesse nella F1, altrimenti non la seguirei) per via di numerose variabili come l'acerba affidabilità delle vetture, la tensione dei piloti che ritornano a correre dopo una lunga pausa, la conformazione stessa del circuito i cui limiti esterni sono in più punti così vicini al nastro d'asfalto da non poter perdonare errori.



Voglio quindi presentare, grazie al nostro glorioso sistema alfabetico, una ventina di fatti interessanti sull'Albert Park, circuito per altro sempre fedele alla sua versione originale e forse anche per questo diventato uno dei punti di riferimento degli appassionati.

A come Ambientalisti. Il movimento Save Albert Park è attivo dal 1994, cioè qualche mese dopo l'annuncio del parco come location per il futuro Gran Premio d'Australia. La comunità ha come obiettivo lo spostamento del Gran Premio su un circuito permanente a favore di un utilizzo eco-sostenibile del parco, che è a tutti gli effetti adatto a ospitare attività ricreative di diverso tipo grazie al lago, alle spiagge e altre strutture sportive di rilievo. Attualmente il movimento sta puntando a degli studi sull'impatto economico del Gran Premio, ovviamente per loro negativo, per convincere il resto della comunità a protestare.

B come Brundle. Il buon Martin è ancora qui con noi oggi nonostante il bruttissimo incidente occorso durante il Gran Premio del 1996, quando la sua Jordan, dopo essere decollata sulla Sauber di Herbert, atterrò spezzata in due sulla gialla ghiaia all'esterno della seconda chicane.




C come Cinquantotto. I giri da percorrere sul circuito australiano, pari a 307,574 KM. Inoltre nel 1958 si corse l'ultima gara ufficiale (il Victorian Tourist Trophy) con la vecchia configurazione del circuito, più corto di 300 metri e percorso in senso inverso rispetto a oggi. A vincere fu Doug Whiteford (la quinta curva porta ora il suo cognome) con una Maserati 300s, iscritta nella categoria Formula Libre. Stirling Moss detiene il record della vecchia pista.




D come Double-decker diffuser. Il dispositivo che, tra le tante particolarità, fu un fattore nella doppietta Brawn GP del 2009, con Jenson Button e Rubens Barrichello rispettivamente in prima e in seconda posizione. Questo estrattore permetteva alla vettura di ottenere un enorme carico aerodinamico in una stagione nella quale, per effetto dei regolamenti, erano state eliminate gran parte delle appendici e delle alette che imperavano nel 2008.

F come Fisichella. Il pilota romano è l'unico italiano ad aver vinto sul circuito australiano, grazie alla splendida gara corsa nel 2005 con la Renault. Giancarlo partì pure in pole position, grazie soprattutto alla fantastica prestazione nella Qualifica 1 disputata su asfalto umido (all'epoca la griglia veniva formata dalla somma dei tempi della Q1 del sabato e della Q2 della domenica mattina). Purtroppo vista l'assenza di piloti italiani in F1 questo record rimarrà imbattuto anche nel 2016.




G come Graham Beveridge. È il nome dello sfortunato commissario di pista rimasto ucciso nell'incidente occorso nell'edizione 2001 tra Ralf Schumacher e Jacques Villeneuve. I traumi riportati furono causati dall'urto con una ruota della vettura del canadese, passata in un'apertura tra le file di barriere protettive all'esterno della terza curva.

H come Hill. Damon Hill è stato il primo vincitore su questo circuito. Nonostante l'ordine d'arrivo suggerisca la netta vittoria dell'inglese, passato sotto il traguardo con 38 secondi di vantaggio sull'allora compagno di squadra Jacques Villeneuve, durante quella gara a dominare fu proprio il canadese. Una copiosa perdita d'olio lo privò di una meritata vittoria ma non gli impedì di giungere secondo al debutto in F1. Le Williams-Renault furono imprendibili per chiunque: Irvine, giunto terzo, accumulò un minuto di ritardo.



I come Irvine. Il playboy nord-irlandese colse all'Albert Park la sua prima vittoria in F1 nel 1999, anno poi rivelatosi il migliore della sua carriera. Con le McLaren fuori per problemi tecnici e Schumacher partito dal fondo per aver fatto spegnere la vettura in griglia, Irvine si ritrovò in testa e mantenne la leadership chiudendo la gara con un secondo di vantaggio su Frentzen (Jordan-Mugen Honda).

J come Jones. Al campione australiano, vittorioso nel mondiale 1980, è stato assegnato il nome della prima curva e della tribuna all'esterno della curva stessa.




K come K-Mag. Kevin Magnussen detiene - al pari di Jacques Villeneuve - il record per il miglior piazzamento all'Albert Park ottenuto da un debuttante. Nel 2014, infatti, l'allora pilota della McLaren-Mercedes ottenne il secondo posto dietro a Nico Rosberg, con una gara accorta propiziata da un'ottima posizione di partenza (4° in griglia) e con l'avanzamento nell'ordine di classifica finale pe via della squalifica comminata a Daniel Ricciardo per irregolarità tecniche (flusso di benzina).

L come Lola. Il circuito di Melbourne è stato l'unico nel quale le Lola Mastercard iscritte alla stagione 1997 riuscirono a completare delle sessioni ufficiali. Vincenzo Sospiri e Ricardo Rosset presero parte alle prove libere e alle qualificazioni, non riuscendo a rimanere nel 107% del tempo della Pole Position, requisito obbligatorio per partecipare alla corsa. Nel successivo Gran Premio del Brasile la scuderia si ritirò ancor prima di scendere sul tracciato.



M come Mercedes. Il motore tedesco ha vinto 9 gare a Melbourne, contro le 6 della Ferrari e le 5 ottenute da vetture motorizzate Renault.

O come Ordini di Scuderia. Nel 1998 Mika Hakkinen vinse il Gran Premio (comunque meritatamente) grazie al "fairplay" di David Coulthard che, come richiesto dalla scuderia McLaren, lo fece passare. Ancora oggi gli eventi di quel Gran Premio restano avvolti da un alone di mistero. Hakkinen, in testa fin dalla prima curva, rientrò ai box nel giro sbagliato, procedendo nella corsia dei box senza fermarsi (i meccanici non erano pronti). Ron Dennis sostenne nel 2007 che qualcuno interferì nelle comunicazioni radio, facendo in modo che il finlandese perdesse terreno. Tuttavia, dopo aver effettuato le soste normalmente, Coulthard rallentò in modo che Hakkinen potesse tornare in testa.

P come Parks Victoria. Si tratta dell'ente governativo che opera e gestisce i parchi e le riserve dello Stato di Victoria, tra i quali è inserito anche l'Albert Park and Lake. L'ente, che riporta al ministero dell'ambiente dello Stato di Victoria, è stato creato anch'esso nel 1996, stesso anno nel quale si è corso il primo Gran Premio a Melbourne.

Q come Qantas. La compagnia aerea australiana è stata sponsor ufficiale del Gran Premio per ben 8 anni, statisticamente la più presente nella storia dell'Albert Park. La birra Foster's ha sponsorizzato 5 edizioni, mentre ING si è fermata a 3. Dal 2013 lo sponsor ufficiale è Rolex (quest'anno sarà quindi la 4° volta).




R come Ricciardo. Daniel Ricciardo è l'unico pilota australiano attualmente in F1. Ha corso 4 edizioni del GP di casa, con un podio revocato per irregolarità tecniche nel 2014, un 6° posto nel 2015 (attualmente suo miglior risultato qui), un 9° posto nel 2012 e un ritiro per noie meccaniche nel 2013. Il pilota di Perth ha corso a Melbourne sempre con i colori Red Bull, pur distinguendo le due annate con la Toro Rosso (2012-2013) da quelle effettuate con il team di Milton Keynes.

S come Schumacher. Michael Schumacher è attualmente il pilota ad aver vinto per più volte all'Albert Park. I suoi 4 successi (2000, 2001, 2002 e 2004) sono stati ottenuti tutti con la Ferrari. L'unico pilota in grado nel 2016 di pareggiare il record è Jenson Button, che ha vinto in tre occasioni (2009, 2010 e 2012). Tra i piloti in attività Raikkonen e Hamilton sono fermi a quota 2, mentre possono vantarsi di un solo successo Rosberg, Vettel e Alonso.

T come Takagi. Il 7° posto nella GP d'Australia 1999 è il miglior risultato nella carriera in F1 del pilota giapponese, ed è anche una metafora per le tante sfortune patite dai protagonisti del Sol Levante su questo circuito. Sia Honda (in forma ufficiale o sotto la gestione Mugen) sia Toyota non hanno mai vinto qui, riuscendo a conquistare al massimo dei secondi posti. Tra i piloti il migliore è stato Kamui Kobayashi, ma solamente con un sesto posto.

V come Van Der Garde. Il pilota olandese è stato protagonista, proprio all'Albert Park, di uno degli episodi più controversi della stagione 2015. Giedo arrivò in Australia forte di un contratto firmato con Sauber durante la stagione precedente, nel quale gli era stata assicurata una guida. Nonostante ciò, Monisha Kalternborn aveva firmato anche con Marcus Ericsson e Felipe Nasr, annunciandoli come piloti titolari. La Corte Suprema dello stato di Victoria intimò al team di mettere Van der Garde su una delle macchine; la Sauber fece appello citando motivi di sicurezza, ma perse anche in questo caso. Ci furono momenti di imbarazzo, con Van Der Garde ai box con tanto di tuta ufficiale in assenza del personale, invitato dal team a non seguire in alcun modo le richieste del pilota olandese. La disputa si chiuse con la rinuncia al sedile da parte di Van Der Garde, la cui causa principale fu chiusa tramite un compenso economico. Il team gareggiò con Nasr e Ericsson, per altro cogliendo i primi punti dopo un fallimentare 2014.

W come Webber. Mark Webber è il miglior pilota australiano nella storia dell'Albert Park targata F1, avendo colto un 4° e tre 5° posti. Tuttavia la performance rimasta negli annali è senz'altro quella relativa all'edizione 2002, quando arrivò 5° con la Minardi, precedendo anche la Toyota di Salo (comunque al debutto) in una gara a eliminazione con sole 8 vetture al traguardo (circostanza che si è ripetuta spesso, a Melbourne). Senza riguardo verso le rigide procedure della FIA, Webber e Paul Stoddart (all'epoca proprietario del team e anch'esso australiano) festeggiarono sul podio dopo le celebrazioni ufficiali.







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