domenica 13 luglio 2014

Gaston Mazzacane, l'esatto contrario di Fangio

Ricordate Juan Manuel Fangio, il mitico pilota che a cavallo degli anni '50 vinse 4 titoli mondiali di F1, e che in alcune occasioni stracciò letteralmente i rivali con distacchi chilometrici e performance senza precedenti?

Probabilmente sì. Fangio è uno dei nomi accomunati alla Formula 1 e all'automobilismo in generale.

E dell'altro argentino Gaston Hugo Mazzacane, invece, vi ricordate?


Mazzacane nacque a La Plata l'8 maggio 1975. Il padre Hugo, appassionato e pilota, lo chiamo così per via di Gaston Perkins, un collega che correva nel campionato touring car locale, il più seguito e amato dalla gente argentina. Il cognome di Mazzacane, che rivela chiare origini italiane, fa sorridere gli appassionati di corse. Un po' per il significato letterale, un po' perché Gaston non ha lasciato una grande traccia in F1.

Eppure.

Eppure Gaston non ha così sfigurato nel circus iridato. Ha preso il via in 21 GP (17 con la Minardi nel 2000 e 4 con la derelitta Prost del 2001 prima di essere rimpiazzato da Burti), non conquistando alcun punto ma precedendo ben 4 volte in qualifica il ben più quotato spagnolo Marc Genè. In F3000, precedentemente, aveva conquistato due 6° posti, risultato eguagliato nella brevissima apparizione in Champ Car (9 corse con il team Dale Coyne).




Gaston in Champ Car
Il posto in Minardi lo aveva recuperato a suon di bigliettoni, grazie ad alcuni sponsor argentini e a un po' di soldi di papà, importatore della birra Quilmes. Uno degli sponsor di Gaston, PanAmerican Sports Network, tentò addirittura di acquisire il team. Nelle serie minori Gaston non aveva comunque sfigurato (vinse addirittura la F2000 italiana, nel 1994), ma forse avrebbe potuto combinare qualcosa di più nelle GT, o nelle vetture turismo come da tradizione familiare. Tuttavia, il sogno della F1 talvolta offusca la percezione dei piloti...

Il ricordo di Mazzacane in F1, in positivo, sono 3 giri a Indianapolis con Hakkinen alle calcagna. Grazie al meteo ballerino e ad una strategia particolare, Gaston si era ritrovato a battagliare con i primi. Hakkinen non riuscì a trovare lo spazio per superarlo, per via della sua coriacea difesa. Questi 15 minuti di celebrità furono gli unici in questi 2 anni nel circus. Proprio Hakkinen e Coulthard, alfieri Mclaren, non lo avevano certo aiutato a farsi un buon nome, definendolo "chicane mobile"... Prima di accasarsi alla Prost, Gaston aveva provato anche la Arrows (altra scuderia in crisi monetaria all'epoca) per poi sparire nell'anonimato. Un anonimato tutto argentino: nessun pilota di quel paese ha più corso in F1 dopo di lui.

Gaston (account twitter @gastonmazzacane) ora corre con meno pressione e più passione proprio nella categoria nella quale gareggiò il padre, ovvero nel campionato turismo carretera argentino (TC2000).

Look e auto 2014 del mitico Gaston Mazzacane
Per vedere il sito internet di Gaston, ecco qui il link. Fateci un giro, Gaston apprezzerà.

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