giovedì 6 ottobre 2016

Il riassunto della stagione 2016: European Hill Climb Championship

Ci sono altre parole per descrivere Simone Faggioli? Dire che è un campione è quasi riduttivo, per un pilota che in questa stagione è andato a conquistare il nono titolo europeo salite, eguagliando il record di Mauro Nesti, altro gigante della categoria. Il titolo è arrivato con una gara d'anticipo, in quel di Bistrica, in Slovenia. Faggioli ha vinto in sette occasioni (compresa la vittoria nella tappa italiana dell'Europeo, la 55° Coppa Paolino Teodori) ma si è giocato tutto proprio a Bistrica, quando ha gareggiato nella stessa categoria del secondo classificato, Christian Merli, per poter chiudere matematicamente la partita.


Simone Faggioli (foto Daniel Ferreira)

Da regolamento, Faggioli ha conquistato i punti nella categoria E2-SC, mentre Merli nella E2-SS. I due hanno corso il campionato 25 punti alla volta, avendo sempre conquistato il primo posto delle rispettive categorie nei primi 10 appuntamenti, tranne per un'occasione con Merli (2° in Slovacchia dietro a Macario). Con un semplice calcolo matematico e con la speranza di non incappare in un weekend negativo, Faggioli ha dovuto appunto battere Merli con le stesse armi del pilota di Fiave. Una lotta comunque intensa che ha premiato entrambi per lo spirito profuso. Merli alla fine ha accumulato 4 vittorie assolute e senza i due scarti (da regolamento) avrebbe conquistato addirittura più punti del rivale (che ha disertato l'ultimo appuntamento in Croazia, a giochi già conclusi).

Christian Merli

In generale è stata una bella annata per i colori italiani, soprattutto nella categoria 2. Oltre ai già citati Faggioli e Merli, altri tre tricolori hanno concluso nella top ten finale; si tratta di Paride Macario, Marco Capucci e Fulvio Giuliani, con Andrea Bormolini 11° a pochissimi punti dal ceco Los. Proprio la Repubblica Ceca è stata la nazione più rappresentata nelle zone alte di entrambe le classifiche finali, con Vladimir Vitver miglior piazzato (3° con una bellissima Audi TT-R DTM) e numerosi altri piloti costantemente presenti e veloci.


Vladimir Vitver (foto di Artur Gorski)

Ritornando alle classifiche e all'andamento della stagione, è palese come l'Italia sia stata l'assoluta protagonista nel bene e pure nell'unico neo stagionale. Parlo infatti della Rampa Internacional da Falperra, tappa portoghese del campionato che è stata disturbata dal maltempo. Statisticamente la vittoria assoluta è andata al portoghese Pedro Salvador, tra i pochi iscritti a completare la gara in condizioni pericolose tra fiumi d'acqua, fango e oli persi dalle vetture che purtroppo hanno subìto incidenti (come quella di Andrea Bormolini, ad esempio). Tuttavia in una situazione di gara normale il portoghese non avrebbe probabilmente dato del filo da torcere a Faggioli & company, alla luce anche dei tempi nelle prove. I piloti iscritti al CEM hanno abbandonato il campo, preferendo non rischiare; comprensibile decisione che tuttavia non ha mancato di sollevare polemiche soprattutto con la FIA, che non ha fatto in questo caso una gran figura insistendo nel proclamare l'agibilità del percorso quando in realtà così non era. A proposito: questa stagione sarà da registrare come una delle più... piovose, visto che in numerose occasioni le nuvole hanno aggiunto "pepe" alle competizioni.

Dal punto di vista delle presenze, i protagonisti veri dell'European Hill Climb Championship non sono tantissimi; il campionato vive ancora molto di iscrizioni una tantum e i piloti che costruiscono un programma per correre tutta la stagione a zonzo per le montagne e per le colline europee sono rari. La serie ha comunque un potenziale altissimo, un potenziale che solamente la FIA può concretizzare, proponendo incentivi (discorso costi) e lavorando sull'immagine dei piloti e sugli sponsor (discorso promozione). Senza dimenticare che in questo caso c'è una bella fetta di pubblico europeo che non ha una tradizione pistaiola (nazioni come Serbia, Slovenia, Croazia, Polonia) ma che piuttosto possiede una passione genuina per il caleidoscopio di categorie che vanno dalle salite ai rally; perché non sfruttare questa opportunità?

E a proposito di Serbia, Nikola Miljkovic è diventato il nuovo campione della Categoria 1, a bordo della sua Lancer Evo 9. Nikola, appassionato di corse grazie al padre - anch'esso pilota, ha 21 anni e ha già una grande esperienza nelle corse in salita. Ha mancato l'esordio in pista nell'ETCC per un soffio, ma non ci sono più rimpianti visto il titolo conquistato in questa stagione. L'età e la velocità mostrati lo mettono in prima fila per un futuro luminoso nel panorama salite e non solo. Pure lui, come Faggioli, ha vinto con soli 7 punti di vantaggio; al secondo posto è giunto l'austriaco Schweiger, mentre sul gradino più basso del podio si è classificato il nostro Antonio Migliuolo.


Nikola Miljkovic


Classifica cat.2 (primi dieci, tra parentesi il numero di vittorie assolute):
Simone Faggioli (ITA, Norma M20 FC) 250 (7)
Christian Merli (ITA, Osella FA 30) 243 (4)
Vladimir Vitver (CZE, Audi TT-R DTM) 199
Paride Macario (ITA, Osella FA 30) 173
Dan Michl (CZE, Lotus Elise) 159
Marco Capucci (ITA, Osella PA 21) 131
Christian Bouvier (FRA, Wolf GB 08) 126
Fabien Bouduban (SUI, Norma M20 FC) 123
Fulvio Giuliani (ITA, Lancia Delta Evo) 118
Jiri Los (CZE, Mitsubishi Lancer) 117

Classifica cat.1 (primi dieci):
Nikola Miljkovic (SRB, Mitsubishi Lancer Evo 9) 236
Christian Schweiger (AUT, Mitsubishi Lancer Evo 8) 229
Antonio Migliuolo (ITA, Mitsubishi Lancer Evo 9) 183
Lukas Vojacek (CZE, Mitsubishi Lancer Evo 8) 169
"Tessitore" (AUT, Porsche 997 Cup) 163.5
Tomas Vavrinec (CZE, Mitsubishi Lancer Evo 9) 150
Martin Jerman (CZE, Lamborghini Gallardo) 135
Jaromir Maly (CZE, Mitsubishi Lancer Evo 8) 129
Tonino Cossu (ITA, Honda Civic Type R) 79
Nicolas Werver (FRA, Porsche 997 Cup S) 75

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