Per quanto riguarda la F1 è stato il decennio del turbo, abbandonato definitivamente solo nel 1989. Inizialmente le monoposto erano molto ingombranti ed esteticamente poco attraenti. Con motori via via più piccoli, i progettisti sono in seguito riusciti a dare forme più sinuose. A livello di livrea sono state gettate le basi per i decenni successivi, con scelte stilistiche molto interessanti.
Eccole:
10° - Lola Larrousse LC89 1989 - Progettisti Eric Broadley, Chris Murphy
Guidata da Bernard, Alboreto, Alliot, Dalmas e Suzuki, questa vettura ha dalla sua soprattutto la pazza livrea. Il giallo Camel, il verde BP mescolati con il blu scuro e inserti rossi. Monoposto da ultime file, ha conquistato soltanto un punto, nonostante l'ottimo telaio. Tuttavia, il motore Lamborghini e il cambio Lola non garantivano sufficiente affidabilità. Di lei mi piacciono le forme, oltre ai colori: è in effetti una delle auto dalle linee più pulite della stagione 1989.
9° - Ferrari 126CK 1981 - Progettisti Mauro Forghieri, Antonio Tomaini
Riflettendo su quale vettura potesse rappresentare il triennio 1980-1982, avevo inizialmente pensato alla Williams 1980. Che però, essendo una copia della Lotus 79, non brillava per originalità. In effetti, la Ferrari 126CK di Forghieri è la monoposto più interessante di quel periodo, nel quale le F1 non erano per niente belle. Anzi, erano piuttosto tozze. Questa, invece, ha sicuramente un'anima aggressiva e corsaiola. Non per niente Gilles Villeneuve ci fece faville.
8° - Lotus 97T 1985 - Progettisti Gerard Ducarouge, Martin Ogilvie
La prima Lotus di Senna e l'ultima di Elio de Angelis, con livrea JPS, è davvero una monoposto iconica del periodo dei turbo. Oltre alla presenza scenica davvero di spicco, anche la competitività non era affatto male. E con Senna alla guida, lo spettacolo era assicurato. Una danza tra i cordoli divina grazie alla guida del brasiliano, che cercava di domare la potenza pazzesca del generoso motore Renault.
7° - Williams FW11B 1987 - Progettisti Frank Dernie, Patrick Head
La Williams aveva già azzeccato la strada giusta con la FW11 del 1986 (vinse il titolo costruttori), ma con la versione B dell'anno successivo polverizzò la concorrenza, conquistando anche il titolo piloti con Nelson Piquet. Questa macchina è una sintesi perfetta del decennio dei turbo, perfetta nelle linee e nei dettagli.
6° - Mclaren MP4/2B 1985 - Progettista John Barnard
Per anni è stata l'icona del mondo della F1. Dall'alettone anteriore alla base di quello posteriore, la linea della monoposto è perfettamente rotonda, L'aerodinamica pulita fu comunque un obbligo, visto il divieto di montare le gigantesche ali che contraddistinsero l'annata precedente. Prost e Lauda guidarono questo portento griffato Marlboro, con il francese campione a fine anno.
5° - Alfa Romeo 184TB 1985 - Progettisti Mario Tollentino, Luigi Marmiroli
Un'altra macchina targata 1985, meno rotonda della Mclaren ma assolutamente stupenda da vedere. Certo, il merito è soprattutto della colorazione Benetton... che, una volta assunto il ruolo di costruttore e non più solo di sponsor, non ha mai brillato per la bellezza delle proprie monoposto. Giusto comunque tributare Alfa Romeo, che tanto ha dato allo sport italiano e poco ha ricevuto da matrigna Fiat...
4° - Ligier JS31 1988 - Progettisti Michel Tetu, Michel Beaujon
Questa Ligier, a mio modo di vedere bellissima (in modo particolare apprezzo la forma a uovo della zona centrale, l'alettone anteriore, il motore a vista), è stato un completo disastro in pista, con zero punti conquistati nonostante i due ottimi piloti alla guida, Renè Arnoux e Stefan Johansson.
3° - Mclaren MP4/4 1988 - Progettisti Steve Nichols, Gordon Murray
Gordon Murray aveva stupito tutti nel 1986 con la Brabham BT55, detta sogliola per via dell'assetto bassissimo. Due anni dopo, il genio è in Mclaren e si inventa questa macchina, una delle più dominanti di sempre. Senna e Prost vincono 15 delle 16 gare in calendario, talvolta in maniera imbarazzante per i rivali. Questo ruolino di marcia è uno dei tanti motivi per cui questa macchina fa battere il cuore: è il fascino della perfezione.
2° - March CG891 1989 - Progettista Adrian Newey
Questa stupenda fotografia rende giustizia a una delle F1 più... corrispondenti alla mia immaginazione. Quando penso alla monoposto ideale, quella che più mi trasmette velocità e senso della sfida, mi ritrovo a cavallo degli anni 80 e 90, con questi alettoni larghi (ma non come quelli attuali, in ogni caso), senza alette ovunque, e con generose gomme slick. Ivan Capelli e Mauricio Gugelmin hanno guidato quest'auto, definendola invivibile: l'abitacolo era molto stretto, sacrificato sull'altare dell'aerodinamica. Un particolare estremo, ma speciale.
Che dire? Il rosso Ferrari senza aggiunte cromatiche strane, solamente con gli alettoni anteriori e posteriori neri, è fantastico. In questa foto si vede bene la pulizia aerodinamica dei giorni migliori della Formula 1: nessun deflettore, nessuna aletta. Solo prese d'aria e geometrie semplici, facili da disegnare anche per un bambino. Forse è proprio per questo che amo così tanto questa Ferrari!
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