sabato 6 settembre 2014

Il racconto del Venerdì di Monza 2014

Levataccia, colazione, un sacco di mp3 riversati nell'autoradio e un passaggio alla stazione di Monza a prendere un amico. Come tutti gli anni panini pronti, mantellina, macchina fotografica e un sacco di entusiasmo.

"Il Venerdì di Monza" ve lo racconto in foto, fra poco. Ma prima vorrei spendere due parole per un problema di fondo: il pubblico.

Il costo del biglietto - 50 euro quest'anno, zappa sui piedi - non ha convinto la maggioranza del pubblico a dare uno sguardo anche a GP2, GP3 e Porsche Supercup, meritevolissimi campionati nei quali vengono investite tante risorse e nei quali corrono piloti dall'avvenire luminoso.

Dopo le libere del pomeriggio della F1 le tribune si sono assottigliate sempre di più, come un esodo programmato dalla città abbandonata. Inutile dire che per le prove della GP3 - dalle 17.50 alle 18.35 - non era rimasto che un manipolo di appassionati. Non è questo il modo di onorare Monza, né di spendere bene i propri soldi, visto il costo del biglietto.

Ecco le foto, dunque:

Alonso saluta i fans. Raikkonen non farà lo stesso (ovviamente)
Rosberg in azione. La Mercedes ha la miglior percorrenza all'Ascari. Va sui binari...
Il pubblico nella FP2 della F1. Le tribune non sono completamente piene, ma l'affluenza sembra buona.




Due ore dopo la FP2, ecco le qualifiche della GP2. Metà degli spettatori presenti ha lasciato il circuito. What a shame!

Giacomo Ricci osserva i piloti Trident dalla tribuna Ascari. Ottmo punto di osservazione.

La Porsche Supercup. Qui Earl Bamber fa vedere a tutti come si può volare.

Dino Zamparelli, GP3. La sessione è cominciata con alcune zone della pista umide, dopo una leggera pioggerella.

Santiago Urrutia, GP3. Dietro di lui, un leone della CEA

Lo sguardo di fuoco di Matheo Tuscher. In realtà stava solo cercando di capire dove poteva parcheggiare la propria vettura al termine delle prove.

Meccanici GP2. Un box itinerante, che si costruisce e si smonta nel giro di un'ora.
C'è anche chi lavora a maglia!

Sembra che qui Helmut Marko si stia facendo un selfie, ma in realtà la mano non è sua!
Che simpatico giuoco di prestigio! La sua presenza ha attratto più fans di Marcus Ericsson...




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