martedì 8 luglio 2014

Recensione - Top Gear Live Torino: auto, fuoco e risate

Domenica 6 Luglio 2014, ore 16.30.

Il sottoscritto, insieme a tre amici, è seduto sui comodi e dimenticati seggiolini del Palaolimpico di Torino (nel quale, dopo 8 anni, non sono ancora stati spostati i cartelli targati "Torino 2006"... ma questa è un'altra storia) e sta per assistere ad uno spettacolo atteso in Italia da tempo: Top Gear Live.

Eccoli, direttamente dallo show BBC: Jeremy Clarkson, Richard Hammond, James May, The Stig e un manipolo di incredibili stuntman. Riusciranno a dare le stesse emozioni che ci regalano ad ogni show televisivamente girato? Sarà una spacconata con tanto fumo e poco arrosto oppure un crescendo di sorprese?

L'inizio è dei migliori: i tre presentatori arrivano a cavallo del... loro palco. Jeremy fa notare che il mezzo è ben equipaggiato, con una gran fiammata dagli scarichi e una serie di donuts... con James e Richard comodamente seduti sulla poltrona degli ospiti.

Lo studio a motore

Lo show è strutturato a segmenti ben precisi: i presentatori introducono gare e sfide, intervallate da esibizioni di stuntman e da video celebrativi del programma. La scenografia è minimalista: jersey che delimitano la pista e segni fatti a terra con le bombolette: tanto lo spettacolo lo fanno le macchine (alcune potenti, altre assurdamente ridicole) e le battute dei tre.

Nel frattempo, a poca distanza dal Palaolimpico, una fiumana di ragazzine attende con trepidante ansia l'inizio del concerto degli One Direction. Proprio loro saranno oggetto di numerose battute. I tre si dedicano anche alla pronuncia di alcune colorite frasi in italiano (epico Clarkson, che esclama: "Sono così ciccione che sembro in cinta").

Gli stuntman, dicevo. Ci sono alcune giocoliere che scherzano col fuoco mentre rombanti Subaru Impreza e Porsche sgommano loro attorno. C'è il parkour Paul Joseph che salta una Viper correndo, c'è Andrei Burton (campione di mountain bike trial) che, in sella, saltella su due camioncini.





E poi le sfide. Prima James batte tutti con la sua valigia-go kart, poi i tre vanno sulle Reliant Robin (con un capottamento per tutti) e gareggiano anche con moderne bighe dotate non di cavalli, ma bensì di scooter.


Oltre a JC, JM e RH gareggia anche The Stig. Con una Robin bianca, ovviamente

C'è tempo anche per la sfida meno spontanea di tutte, il tiro al bersaglio laser con due fantomatici militari. The Stig batte Jeremy grazie alla maggior potenza della sua Caterham e al fatto che Jeremy guida un... macinino elettrico. I soldati colpiscono 26 volte lo Stig, mentre il pene di Jeremy subisce una disfatta: 147 colpi bassi.


Nel segmento finale si disputa la partita di calcio tra Suzuki Swift. Un grande classico: Italia - Inghilterra. Lo Stig va in campo per l'Italia. Finisce 4-3 per la squadra italiana, con grande partecipazione del pubblico ad ogni rete.



1 ora e 30 minuti di spettacolo purtroppo non ben assistiti dal punto di vista sonoro, con le musiche che, ad un volume esagerato, plafonano gli effetti del motore e rendono incomprensibili alcune delle frasi pronunciate dai tre presentatori. Poche le supercar, ma tante risate in pieno stile Top Gear: un programma di auto, sì, ma che non si prende mai troppo sul serio.

In definitiva: Jeremy Clarkson suda come Bonolis, James May è il vero idolo, e Richard Hammond è davvero basso. Tre fuoriclasse dello humour che purtroppo non hanno omologhi italiani. Ma è proprio la loro unicità a renderli speciali.









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