Una carriera incredibile per un pilota considerato tra i più forti della storia della F1. Parliamo di Michael Schumacher, asso tedesco vincitore di sette mondiali tra il 1991 e il 2012.
Schumi si è subito fatto vedere, sin dagli esordi, per una spiccata attenzione ai dettagli e ai simboli. In questo post vedremo come negli anni il pilota tedesco ha usato il proprio casco per manifestare all'esterno i propri amori e i suoi punti cardinali.
Ai tempi del kart Michael Schumacher aveva scelto un casco bianco, sul quale aveva fatto apporre la bandiera tedesca. Negli anni il suo attaccamento ai colori della Germania è andato scemando, ma è grazie ad essi che il suo casco è diventato un classico.
La foto che segue apre una finestra sul presente. Siamo davvero sicuri che Sebastian Vettel sia andato in crisi una volta imposta la regola sul congelamento del design dei caschi? Schumacher è stato il suo idolo, e scegliere questo casco in suo onore ha permesso a Sebastian di ricongiungersi anche con i colori della sua nazione natìa.
Dal 1990 al 1990 Michael Schumacher ha portato sulle piste questa colorazione, molto riconoscibile, alla quale ha apportato pochissime modifiche. Il casco, così progettato, andava incontro anche alle esigenze dei numerosi sponsor personali e dei team, che potevano avere spazio a disposizione senza danneggiare l'estetica.
Schumacher portò nel 2000 la maggiore innovazione della sua carriera (sempre di caschi parlando). L'attaccamento per il rosso Ferrari lo convinse ad abbandonare definitivamente le due strisce bianche che passavano sopra e sotto la bandiera tedesca. La tinta unita fece scomparire anche il blu della parte superiore. Questa colorazione è diventata un classico quanto quella del decennio precedente, e non venne abbandonata nemmeno al ritorno alle competizioni nel 2010, quando Schumi corse per le frecce d'argento Mercedes.
In Mercedes Schumi ha comunque dato spazio a un paio di variazioni sul tema. La più simbolica riguarda quella relativa al casco scelto per celebrare il 300esimo Gran Premio della sua carriera, corso a Spa nel 2012. Oltre ai ricorsi storici legati alla pista nella quale ha debuttato in F1 e dove ha colto il primo successo, ci sono altre considerazioni molto interessanti relative al casco scelto. Il colore abbinato all'argento, prima di tutto: l'amato rosso; il suo logo, con la M e la S che insieme formano la silhouette di una F1; il drago, con un valore personale molto alto, posizionato dove in passato si stagliava la bandiera tedesca: tre dettagli che determinano il suo passaggio dall'essere un idolo dei tedeschi ad essere un mito internazionale, libero quindi di mostrare sul suo casco la propria personalità.
Ecco infine la gallery con 16 caschi di Michael Schumacher, in ordine strettamente cronologico. Per dare il là a questo post, resta solo una cosa da scrivere: #KeepFightingMichael.
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