giovedì 15 gennaio 2015

FE vs F1: la sfida è già iniziata

Si dice di non mischiare le mele con le pere. Però nel caso della Formula 1 e della Formula E è arrivato il momento di fare un piccolo confronto. Nessuna delle due entità ha mai lanciato direttamente il guanto di sfida ma la lotta c'è, e scorre rapida sotto traccia. In attesa che il gigante ex addormentato (il WEC) si risvegli definitivamente con la promettente stagione 2015 alle porte, le due Formule maggiori (una per il retaggio storico, l'altra per il peso mediatico crescente) si contenderanno in futuro una bella fetta di pubblico.

I gran capi di F1 e FE: Ecclestone e Alejandro Agag

PILOTI
La F1 dovrebbe essere per definizione il campionato più importante al mondo. Con i piloti più veloci al mondo. Tuttavia, sappiamo che fin dalle prime stagioni è in realtà il campionato più costoso, sia per i team sia per i piloti. Nelle ultime stagioni sono stati pochissimi i piloti stipendiati, con una preoccupante tendenza verso i giovanissimi e soprattutto verso le valigione piene di soldi. Max Verstappen, più figlio del marketing che del padre Jos, è l'ultima follia del Circus Iridato.
La FE, a leggere la entry list, sembra una festa di esclusi. Piloti di talento scaricati dagli junior team, esperti come Heidfeld e Trulli, altri giovani di belle speranze senza troppe alternative attorno. Va ammesso che la griglia della prima stagione è di assoluto rispetto. I giovani piloti aspirano ancora alla F1, ma se il campionato avrà ancora successo potrà lanciare la sfida anche in questo ambito.

SPETTACOLO IN PISTA
In F1 l'alettone mobile e le gomme morbide hanno dato una bella spinta ai duelli. Talvolta si risolvono in sorpassi facili, più che altro per la conformazione di certi tracciati. Negli ultimi anni ci sono state comunque tante lotte spettacolari, anche tra compagni di scuderia. Rispetto agli anni d'oro non ci sono più i guasti meccanici (nel 2014, nonostante le nuove power unit, sono state molto poche le noie tecniche subite in gara) e purtroppo ci sono anche macchine in meno in griglia.
La FE è invece un monomarca. Questo fattore avvicina molto le macchine tra loro, sebbene non sia possibile parlare di vera e propria uguaglianza tecnica; diversi assetti, diversi ingegneri e diverso uso del materiale fanno la differenza anche all'interno di un singolo team. Anche qui le macchine si rompono poco, ma non è un problema, perché si punta su altre particolarità. Come per il format di gara, semplice da capire anche per il pubblico (pronti via, a metà gara cambio macchina, bandiera a scacchi). Unica pecca: la velocità assoluta. Ma crescerà.



TECNOLOGIA
La F1 si è avviata verso l'ibrido copiando un poco dai regolamenti ACO utilizzati per il WEC e la 24 Ore di Le Mans. La tecnologia ora utilizzata è molto interessante, con il motore classico e quello elettrico che viaggiano insieme. Sono stati raggiunti, in alcune piste, i tempi siglati dalle vecchie monoposto V8, mentre a inizio '14 sembrava un traguardo difficile. Inoltre, se è vero che certi motori potranno aggiungere 50 cv in più già all'inizio dei test invernali, sarà presto facile tornare ai numeri degli anni '80.
Con la FE è già stata scritta una pagina rivoluzionaria dell'automobilismo. Nonostante il design aerodinamico non sia così esageratamente futuristico, le FE Dallara sono della macchine gradevoli e progettate per rendere facili i sorpassi (GP2 e GP3 non lo sono altrettanto). Ovviamente è però la propulsione elettrica a rendere questo campionato unico (per gli appassionati) e interessante (per le case costruttrici).

CIRCUITI
La F1 mette insieme circuiti storici (pochi ma buoni) e tutti i nuovi Tilkodromi (molti e talvolta noiosetti). Gli appassionati di vecchio stampo non sono contenti, ma è il portafoglio di Ecclestone ad avere l'ultima parola. Così è però difficile riempire le tribune...
La FE non correrà sui circuiti permanenti. A monte c'è la volontà di "stare vicino ai tifosi", quindi portando le corse nelle città, possibilmente con milioni di abitanti. Per ora la risposta è stata di ottimo livello. Sul disegno delle piste c'è da lavorare ancora, anche se dal punto di vista dello spettacolo poco cambierebbe: la sfida è di andare veloci e di non colpire il muro, indipendentemente dal numero di curve.

COSTI
La F1 è un delirio. Nessuno ha in mano una soluzione per un problema che è scappato di mano parecchi anni fa. Si spende troppo per un ritorno non all'altezza. L'unica salvezza è il cambiamento, perché se un gigante come Volkswagen rinuncia a entrare per via dei budget, allora significa che molte cose non quadrano.
La FE è attualmente un'ottima forma di investimento. I costi, soprattutto a livello di telaio, sono ridottissimi e di certo non si vedono i mastodontici motorhome presenti in F1. Saliranno in futuro? Certo. La speranza è che il regolamento attuale rimanga in vigore per molto tempo, con tetti di spesa prestabiliti per i costi operativi.



COMUNICAZIONE
Non c'è partita. La F1 è indietro anni luce rispetto alla maggioranza dei campionati attualmente in corso. La televisione è ancora fondamentale, perché i soldi che girano attraverso di essa sono parecchi. Non c'è però una strategia web degna, perché non è ancora stato trovato un modo per sfruttare l'enorme potenzialità d'archivio della F1. Dove sono gli account social? Perché non esiste un vero canale youtube? Perché non organizzare uno streaming ufficiale con varie possibilità di abbonamento?
La FE è attualmente un work in progress, ma i risultati sono già visibili. La serie ha un ottimo successo online e il lancio è stato accompagnato da tantissime iniziative collaterali. Ovviamente ci vuole anche una presenza televisiva, punto da migliorare perché bisogna ancora raggiungere il pubblico generalista. L'iniziativa più bella è sicuramente il FanBoost: il voto al proprio pilota preferito diventa un aggiunta di cavalli da utilizzare nel corso della gara. Più social di così è impossibile!

IN CONCLUSIONE
La F1 ha ancora un enorme peso mediatico, grazie alle marche e alle scuderie che vi corrono e grazie alla sua storia. E quando va sui circuiti veri, l'eco diventa molto forte. Urge un rinnovamento. soprattutto per i costi operativi a più riprese definiti insostenibili dalla maggioranza dei team. La FE è come un giovane appena maggiorenne: ha voglia di correre ma anche di strafare. La speranza è che non si rovini con scelte impopolari.

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