mercoledì 18 novembre 2015

Il riassunto della stagione 2015: Super GT

Mentre l'ossessione F1 ci fa intristire, con la mancanza ormai cronica di piloti italiani in griglia, altrove possiamo esultare ed esaltare le imprese dei nostri campioni d'esportazione.

Uno di loro, Ronnie Quintarelli, è diventato l'uomo dei record del Super GT giapponese. Il trionfo nel campionato 2015 nella classe GT500 è stato il quarto negli ultimi cinque anni. Già l'anno scorso Quintarelli era diventato il pilota non giapponese più vincente della storia del Super GT, mentre ora è il più vittorioso in assoluto.

Ronnie Quintarelli e Tsugio Matsuda

E qui un'amara riflessione è necessaria. In Italia, Paese Ferrari-centrico e F1-centrico, il resto del motorsport è questione di limitati appassionati. Troppo impegnati a seguire la Rossa, dimenticando di guardare anche al di là dell'Europa, dove alcuni connazionali corrono da protagonisti in ogni occasione. Con esagerata e deliberata provocazione, sembra quasi che andare in Giappone e vincere sia una passeggiata; e gli eventi della F1 convincono gli ingenui che correre a ruote coperte sia più facile e che gli avversari siano più malleabili - senza contare che il cliché mazzoniano e non solo indica che il pilota giapponese sia sempre erroneo e poco professionale.

Ovviamente è tutto il contrario, con i fatti che dimostrano che il campionato Super GT è una vera sfida, con una lunga serie di vetture e di equipaggi in grado di vincere le gare, con tutto il meglio dei piloti locali e con alcuni coraggiosi piloti stranieri pronti a sfidare i fortissimi autoctoni. Inoltre è una serie seguitissima, nella quale alcuni sponsor hanno presenze quasi ventennali.



Tornando al 2015, Quintarelli ha conquistato la corona GT500 insieme a Tsugio Matsuda e con la Nissan GT-R ufficiale messa in pista da Nismo. La vittoria finale è arrivata all'ultima gara, con un secondo posto decisivo che ha dato i punti necessari per sopravanzare l'equipaggio Yasuda/De Oliveira (anche loro su Nissan GT-R, ma gestita dal Calsonic Team Impul). I due maggiori sfidanti erano arrivati al gran finale di Motegi con due percorsi diversi; Quintarelli/Matsuda avevano conquistato due vittorie, rimanendo in altre occasioni nella seconda metà della top ten, mentre Yasuda/De Oliveira erano saliti quattro volte sul podio senza mai conquistare il gradino più alto. La sfida è stata anche tra gommisti: Quintarelli montava le Michelin, mentre Yasuda/De Oliveira delle Bridgestone.

L'ultimo appuntamento a Motegi è stato un trionfo italiano. Andrea Caldarelli (in coppia con Ryo Hirakawa e a bordo di una Lexus RC F) ha vinto la gara ritrovando le posizioni che gli competono dopo una stagione non sempre esaltante. Caldarelli ha così bissato la vittoria nella prima gara stagionale a Okayama.

Andrea Caldarelli

Anche Hiroaki Ishiura (vincitore della Super Formula quest'anno) ha confermato le sue grandi qualità concludendo 4° in coppia con il tre volte vincitore della GT500 Yuji Tachikawa.

Seguendo un fastidioso trend, che l'ha accompagnata più o meno in tutto il panorama delle corse automobilistiche 2015, la Honda ha perso il confronto con gli avversari (Nissan e Toyota) anche nella GT500 nipponica, concludendo terza in classifica con il suo miglior equipaggio, formato da Naoki Yamamoto e Takuya Izawa (visto nel 2014 in GP2 con la Art Grand Prix); per loro una sola vittoria in quel di Sugo.

La 1000 KM di Suzuka, la gara più prestigiosa in calendario e premiata con un punteggio differente (25 punti ai vincitori anziché 20), è stata vinta più o meno a sorpresa dal duo Daisuke Ito/James Rossiter con la Lexus del Team Petronas TOM'S.

Il debutto di Heikki Kovalainen nella serie è stato complicato. La sua stagione sulla Lexus del team SARD, vissuta in coppia con l'ex GP2 Kohei Hirate già campione del GT500 nel 2013, era cominciata bene con due quinti posti. Questi risultati sono rimasti tuttavia i migliori, con l'attesa zampata mai arrivata.

Heikki Kovalainen

Classifica GT500 (tra parentesi il numero di vittorie):

Tsugio Matsuda/Ronnie Quintarelli (JAP/ITA - Nissan GT-R/Nismo) 79 (2)
Hironobu Yasuda/Joao Paulo De Oliveira (JAP/BRA - Nissan GT-R/Calsonic Team Impul) 74
Naoki Yamamoto/Takuya Izawa (JAP/JAP - Honda NSX-GT/Kunimitsu) 60 (1)
Yuji Tachikawa/Hiroaki Ishiura (JAP/JAP - Lexus RC F/Zent Cerumo) 59
Andrea Caldarelli/Ryo Hirakawa (ITA/JAP - Lexus RC F/KeePer TOM'S) 56 (2)
Satoshi Motoyama/Matasaka Yanagida (JAP/JAP - Nissan GT-R/MOLA) 50 (1)
Daisuke Ito/James Rossiter (JAP/GBR - Lexus RC F/Petronas TOM'S) 49 (1)
Koudai Tsukakoshi/Hideki Mutoh (JAP/JAP - Honda NSX-GT/Keihin Real Racing) 39
Kazuya Oshima/Yuji Kunimoto (JAP/JAP - Lexus RC F/LeMans Eneos) 32
Daiki Sasaki/Michael Krumm (JAP/GER - Nissan GT-R/Kondo Racing) 31 (1)
Juichi Wakisaka/Yuhi Sekiguchi (JAP/JAP - Lexus RC F/WedSport BANDOH) 27
Takashi Kogure/Oliver Turvey (JAP/GBR - Honda NSX-GT/Drago Modulo) 26
Kohei Hirate/Heikki Kovalainen (JAP/FIN - Lexus RC F/SARD) 23
Kosuke Matsuura/Tomoki Nojiri (JAP/JAP - Honda NSX-GT/Autobacs Team Aguri) 10
Daisuke Nakajima/Bertrand Baguette (JAP/BEL - Honda NSX-GT/Epson Nakajima) 4

***

La Nissan ha vinto anche nel GT300 grazie alla grande stagione del pilota di Macao André Couto, la cui storia personale merita una citazione. Couto è stato il primo vincitore locale della gara di F3 sul circuito appunto di Macao, ma la sua carriera non ha preso la via delle ruote scoperte. Nel corso degli anni ha corso in molteplici categorie, ma è nel Super GT che ha trovato la propria casa, essendo una presenza costante dal 2004 a oggi. La morte per leucemia del figlio Afonso aveva fatto mobilitare tutto il mondo del motorsport, e André ha giustamente dedicato a lui la vittoria di quest'anno.

André Couto

Couto ha vinto in solitaria, visto che ha corso con due compagni di squadra diversi. Katsumasa Chiyo ha vinto con lui al Fuji. Mentre con Ryuichiro Tomita è arrivato il secondo posto di Buriram. I tre hanno vinto insieme anche a Suzuka nella 1000 KM.

Ottima stagione anche per Saga/Nakayama, due vittorie a bordo di una Toyota Prius, e per Hoshino/Takaboshi, due vittorie anche per loro su Nissan GT-R. Kazuki Hoshino è figlio di Kazuyoshi Hoshino, pilota di F1 negli anni '70 e terzo assoluto a Le Mans nel 1998.



Nel campionato GT300 possono partecipare anche vetture europee, e l'equipaggio migliore in tal senso è stato quello formato da Katsuyuki Hiranaka e dallo svedese Bjorn Wirdheim, quarti nella classifica finale con la loro Mercedes SLS AMG GT3.


Classifica GT300 - primi 15 (tra parentesi il numero di vittorie):

André Couto (MAC - Nissan GT-R/Gainer) 94 (2)
Katsumasa Chiyo (JAP - Nissan GT-R/Gainer) 74 (2)
Koki Saga/Yuichi Nakayama (JAP/JAP - Toyota Prius/apr) 69 (2)
Kazuki Hoshino/Mitsunori Takaboshi (JAP/JAP - Nissan GT-R/NDDP Racing) 61 (2)
Katsuyuki Hiranaka/Bjorn Wirdheim (JAP/SWE - Mercedes SLS AMG/Gainer) 52
Shinichi Takagi/Takashi Kobayashi (JAP/JAP - Honda CR-Z/Autobacs Team Aguri) 49 (1)
Jorg Muller/Seiji Ara (GER/JAP - BMW Z4/BMW Sports Trophy Team Studie) 47
Ryuichiro Tomita (JAP - Nissan GT-R/Gainer) 45 (1)
Haruki Kurosawa/Naoya Gamou (JAP/JAP - Mercedes SLS AMG/Leon Racing) 41
Takeshi Tsuchiya/Takamitsu Matsui (JAP/JAP - Toyota 86/VivaC Team Tsuchiya) 35 (1)
Noboteru Taniguchi/Tatsuya Kataoka (JAP/JAP - Mercedes SLS AMG/GSR & Team Ukyo) 35
Takuto Iguchi/Hideki Yamauchi (JAP/JAP - Subaru BRZ/R&D Sport) 30
Richard Lyons/Tomonobu Fujii (GBR/JAP - Audi R8 LMS/Audi Hitotsuyama) 28
Manabu Orido (JAP - Lamborghini Gallardo/JLOC) 26
Kazuki Hiramine (JAP - Lamborghini Gallardo/JLOC) 22

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